Monday, February 21, 2005

era meglio morire da piccoli/2

spezzo, così è meno palloso seguirmi...
a questa triste riflessione, ne ho però fatta seguire un'altra, ripensando alle vecchie aristocratiche via S. Antonino, una strada del centro storico della mia città.
avete presente quando ci si incrocia con un altro pedone e si inizia quel buffo balletto per schivarsi, che di solito si risolve con un frontale?
ebbene, se vi capita di percorrere via S.Antonino e di incontrare una anziana borghesotta (non è difficile, c'è pieno) vi renderete conto che questa setta ha risolto il problema, appena entrate nel campo visivo che la cataratta concede loro, quelle iniziano a farvi astiosi ed insindacabili cenni con la manina rattrappita, ad indicare la mano da tenere, il che ovviamente comporta volare in una pozzanghera o schivare una merda di cane, ma loro intanto passano indenni.
ho pensato che diventare vecchi vuole anche dire pensare all'essenziale, e spesso l'essenziale sei tu e le tue ossicine fragili, e te ne sbatti di quelli che hai attorno anzi, se sono giovani ti senti anche autorizzato a detestarli.
se sei vecchio e hai ancora la forza di trascinarti in giro per le strade del centro (voglio vedere se ci provano al P.E.E.P, il mio quartiere...), ti senti in diritto di indicare agli altri la strada che devono percorrere per non romperti i maroni, come se ti fosse dovuto, tanto sei vecchio e nessuno ti dice niente.
infatti io quando le incontro mi incazzo, mi viene voglia di prenderle a calci, ma poi mi sposto e non gli dico niente, perché sono anziane, e poi alla fine il loro sistema funziona.
se diventare vecchi significa vivere un'intera vita per capire che al mondo nulla ti è dovuto, che ti devi guadagnare tutto, e poi alla fine te ne dimentichi e pretendi che ti si ceda il passo come nel medioevo, e la cosa funziona, beh...quasi quasi mi piacerebbe provare.

3 Comments:

Blogger achab said...

oh adesso sì che mi dai delle soddisfazioni.

ho avuto le lacrime per la pisciata della serie 1 ma anche il campo visivo delle cateratte mi ha fatto balzare dalla pltrona.

il dolce maro delle riflessioni mi trova concorde come spesso ci accade.

a nome anche del secondo lettore e della franci (che si gode i riassunti): ci mancavi.

un abbraccio

5:14 AM  
Blogger grosrat said...

il quarto lettore ti saluta commosso. dal plaza soprattutto, in cui ho limonato guardando Bianca e Bernie.
ps sulla neve sono d'accordo con te: é bello si', ma che sbandate in scooter, che palle. Chissa quando Peter Panpot si rassegnerà.

12:32 AM  
Blogger Xyzal said...

"Peter Panpot" è da antologia del sarcasmo,mi inizia meglio la giornata. chapeau.

9:39 AM  

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