serenità.

Oggi, alla fine dell'ennesima giornata (di troppo) trascorsa in mezzo a minori di tutte le età, razze, ed estrazioni sociali, accomunati solo dal fatto che sono tutti fastidiosamente aggrappati ai miei maroni, ho deciso di staccare una mezz'ora prima, e portare le mie carogne a fare un giretto all'aria aperta.
mi presento alle sette di sera di un giovedì lavorativo alle falde della pietra perduca, mio luogo prediletto di meditazione, abbastanza certo di non trovarci nessuno, e così è infatti.
torso nudo, ascella che urla, pacchetto di diana stropicciate nella tasca dei jeans, affronto i due minuti scarsi di ascesa con la quasi certezza di essere colto da un infarto, e finalmente sono in cima!
ci siamo solo io, i tritoni che nuotano nelle loro vasche scavate nella roccia, un trattore in lontananza, il sole calante e lo zaino di cazzi miei che mi son trascinato fin lì.
il tempo di riprendere fiato, accendere una paglia e iniziare ad entrare in sintonia con il cosmo, per permettere alla negatività di uscire dalla mia aura...e sento avvicinarsi quel brusìo inconfondibile.
chi cazzo è che mi viene a spaccare la figa fin qua ?!?
una famiglia di milanesi con stereo a balla, barbecue e piscina gonfiabile? una coppia di cinquantenni tedeschi con zainetto, macchina fotografica e k-way? una banda di harleysti, il ku klux klan, i testimoni di geova???
avrei tollerato anche i boy scout, ma la catto scolaresca con tanto di educatori buonisti al seguito no, quelli no!! ma quei tre educatori che li guidavano, che minchia ce li hanno portati a fare fin lì a quell'ora? se se li volevano inculare, non potevano farlo all'oratorio come sempre?!?
moratti, vogliamo tagliarli come si deve 'sti fondi per il sociale, o no?!?

ennesimo trionfo?

qualcuno mi sa dire com'è finita milan - liverpool?
sono fermo alla fine del primo tempo, considerando che i rossoneri vincevano 3-0, suppongo sia finita in goleada....

non ti curar di loro, ma guarda e passa..

stasera dopo il lavoro ho fatto una passeggiata in centro, era da un sacco di tempo che non mi concedevo questo sfizio...
i negozi erano ancora aperti, un po' di gente usciva dagli uffici, un sacco di altra gente non si capisce cosa fa sempre in giro...resta il fatto che tutti si salutavano, si formavano crocchi, si bevevano aperitivi, ci si sbracciava a salutar commesse.
l'unico negoziante che mi ha salutato è lo schivo libraio di fiducia, colto mentre inforcava la vespa, più a disagio di me fuori dalla sua tana, e mi sono pure fermato a far due parole con un diciottenne rumeno che ho conosciuto in un pomeriggio di facchinaggio...sono decisamente naif!