i cazzi miei.
Il titolo criptico, al limite dell'ermetico, merita una spiegazione: mentre un po' ovunque divampa la rovente polemica mondiali sì-mondiali no io, che comunque li guardo, non me la sono sentita di restarmene con le mani in mano, e ho pensato di fare qualcosa per quelli\e che, insensibili al fascino dell'arte pedatoria, non sanno come passare il tempo, ed ecco l'idea...gli racconto un po' dei cazzi miei!
1) la settimana scorsa, in un locale, uno sbirro (pardon, poliziotto) mi si è avvicinato dicendomi che era proprio curioso di conoscermi, avendo tanto sentito parlare di me...il primo impulso è stato quello di saltare fuori dalla finestra, rotolarmi in strada, fermare un automobilista, rubargli la macchina, guidare fino al confine col canada, e lì rifarmi una vita vendendo esche da pesca ai turisti.
mentre valutavo i pro e i contro del mio piano (non c'erano finestre, ero in una via chiusa, e mi sa che col canada non confiniamo...), si è svelato l'arcano: era semplicemente l'amico di una mia amica ed ex collega, che parla inspiegabilmente bene di me...non sono più un ragazzino.
2) pochi giorni dopo ho portato i ragazzi del mio centro al parco acquatico qua vicino, e prevedendo come sarebbe andata a finire, ho cercato di prevenire: infradito di paglietta, costume giallo elettrico, canotta blu, felpa a-style in vita,bronza d'ordinanza e atteggiamento disinvolto...niente da fare, bariste/i, bagnine/i, passanti, tutti a darmi del lei.
poi ho avuto un malore in mezzo metro d'acqua, mi è venuta l'otite e sto prendendo gli antibiotici...sono vecchio.
3) oggi. in mattinata acquisto da psicotico, canna e mulinello assolutamente inutili e soprattutto assolutamente fuori budget.
pranzo veloce e corsa frenetica alla confluenza tra Po morto e Adda, in questa stagione due rigagnoli tiepidi e marcescenti.
almeno 35°, rischio zecche, e il solito topo di 40cm dall'altra parte del sasso (c'è davvero, ma io non do fastidio a lui, e lui-per ora- non ne da a me. mi succedesse qualcosa mentre sono a pesca, il primo sospettato è lui..).
Sono un uomo appagato, brandisco la mia appendice fallica, ferisco crudelmente innocenti barbetti...va tutto bene, troppo bene.
infatti decido di cambiare posizione (tecnicamente si chiama spot), mi carico il mio quintale di attrezzatura sulle spalle, rischio cento volte di rotolare in acqua o di spezzarmi i garretti come i cavalli, e raggiungo il nuovo spot e...
...e lo vedo; faccio finta di niente, lo aggiro, rapido saluto, e mi metto a pescare, ma so già come andrà a finire.
un po' meno di trent'anni, torso nudo, aria meditabonda\tormentata, lodigiano: lo scassacazzo di turno!
gli giro rigorosamente le spalle, rispondo a monosillabi, mi sporgo il più vicino all'acqua possibile, ma so che è inutile, tanto vale arrendersi e dimostrarsi civili ed educati, almeno non mi viene l'ulcera.
il copione è il solito: aneddoti gonfiati sulla pesca, tecnicismi esasperati con snocciolamento di dati, misure, marche che non so neanche se esistono, velata ma sprezzante critica sulla tecnica e l'attrezzatura da me adottate (lui chiaramente è un purista, usa canne ultraleggere, con fili invisibili, però ci pesca siluri da 400 kg!), con inevitabile deriva sui consigli diretti su come dovrei pescare (ne sto già prendendo uno dietro l'altro, andrà mica bene cosi?!?).
Io però sono un profondo conoscitore dell'animo umano, e so che non è ancora finita, devono arrivare i due pezzi forti...io lo so che lui non è lì per fare il saputo, so che c'è dell'altro.
infatti in rapida sequenza mi scrocca una paglia (tipico, scontato, banale), e inizia a raccontarmi le sue paturnie sentimental-erotiche.
poi mi si chiede perché lavoro nel sociale...
però il finale è stato commovente: mi ha detto "ciao RAGAZZO"!!!! ...faccio ancora la mia figura!
ok, probabilmente questo post non vincerà mai riconoscimenti internazionali, però ci tenevo che il mondo sapesse.
1) la settimana scorsa, in un locale, uno sbirro (pardon, poliziotto) mi si è avvicinato dicendomi che era proprio curioso di conoscermi, avendo tanto sentito parlare di me...il primo impulso è stato quello di saltare fuori dalla finestra, rotolarmi in strada, fermare un automobilista, rubargli la macchina, guidare fino al confine col canada, e lì rifarmi una vita vendendo esche da pesca ai turisti.
mentre valutavo i pro e i contro del mio piano (non c'erano finestre, ero in una via chiusa, e mi sa che col canada non confiniamo...), si è svelato l'arcano: era semplicemente l'amico di una mia amica ed ex collega, che parla inspiegabilmente bene di me...non sono più un ragazzino.
2) pochi giorni dopo ho portato i ragazzi del mio centro al parco acquatico qua vicino, e prevedendo come sarebbe andata a finire, ho cercato di prevenire: infradito di paglietta, costume giallo elettrico, canotta blu, felpa a-style in vita,bronza d'ordinanza e atteggiamento disinvolto...niente da fare, bariste/i, bagnine/i, passanti, tutti a darmi del lei.
poi ho avuto un malore in mezzo metro d'acqua, mi è venuta l'otite e sto prendendo gli antibiotici...sono vecchio.
3) oggi. in mattinata acquisto da psicotico, canna e mulinello assolutamente inutili e soprattutto assolutamente fuori budget.
pranzo veloce e corsa frenetica alla confluenza tra Po morto e Adda, in questa stagione due rigagnoli tiepidi e marcescenti.
almeno 35°, rischio zecche, e il solito topo di 40cm dall'altra parte del sasso (c'è davvero, ma io non do fastidio a lui, e lui-per ora- non ne da a me. mi succedesse qualcosa mentre sono a pesca, il primo sospettato è lui..).
Sono un uomo appagato, brandisco la mia appendice fallica, ferisco crudelmente innocenti barbetti...va tutto bene, troppo bene.
infatti decido di cambiare posizione (tecnicamente si chiama spot), mi carico il mio quintale di attrezzatura sulle spalle, rischio cento volte di rotolare in acqua o di spezzarmi i garretti come i cavalli, e raggiungo il nuovo spot e...
...e lo vedo; faccio finta di niente, lo aggiro, rapido saluto, e mi metto a pescare, ma so già come andrà a finire.
un po' meno di trent'anni, torso nudo, aria meditabonda\tormentata, lodigiano: lo scassacazzo di turno!
gli giro rigorosamente le spalle, rispondo a monosillabi, mi sporgo il più vicino all'acqua possibile, ma so che è inutile, tanto vale arrendersi e dimostrarsi civili ed educati, almeno non mi viene l'ulcera.
il copione è il solito: aneddoti gonfiati sulla pesca, tecnicismi esasperati con snocciolamento di dati, misure, marche che non so neanche se esistono, velata ma sprezzante critica sulla tecnica e l'attrezzatura da me adottate (lui chiaramente è un purista, usa canne ultraleggere, con fili invisibili, però ci pesca siluri da 400 kg!), con inevitabile deriva sui consigli diretti su come dovrei pescare (ne sto già prendendo uno dietro l'altro, andrà mica bene cosi?!?).
Io però sono un profondo conoscitore dell'animo umano, e so che non è ancora finita, devono arrivare i due pezzi forti...io lo so che lui non è lì per fare il saputo, so che c'è dell'altro.
infatti in rapida sequenza mi scrocca una paglia (tipico, scontato, banale), e inizia a raccontarmi le sue paturnie sentimental-erotiche.
poi mi si chiede perché lavoro nel sociale...
però il finale è stato commovente: mi ha detto "ciao RAGAZZO"!!!! ...faccio ancora la mia figura!
ok, probabilmente questo post non vincerà mai riconoscimenti internazionali, però ci tenevo che il mondo sapesse.