L'immane sforzo di vincere la pigrizia e rimettere mano alla tastiera meriterebbe forse un post di portata storica, e non mancherebbero certo gli argomenti...
potrei ad esempio esordire con un classico di stagione: resoconto con tanto di bilancio\considerazioni\riflessioni su un'estate ormai passata ma non ancora dimenticata.
tra l'altro si incastrerebbe alla perfezione una lunga serie di impressioni\stati d'animo\aspettative nei confronti di una nuova (ennesima, fottutissima, maledetta) stagione lavorativa.
oppure potrei commentare, più o meno a freddo, la rivoluzione copernicana che ha investito il mondo del calcio, commentare acidamente il fatto che tutti sono rimasti più o meno al loro posto, mentre la juve, la MIA juve, pareggia 1-1 sull'ostico campo del rimini..
potrei scrivere per ore sul fatto che, mentre mi muovo ancora incerto sul terreno del ciò che vorrei, sono sempre più sicuro nell'individuare le cose che detesto, che mi iritano, che mi fanno male.
quanto sono diventato abile nell'individuare le recite, le ipocrisie, il nero fumo che emerge dietro la mano di bianco passata sui sepolcri, e come è ancora facile trafiggere la mia scorza cinica e arrivare dritti nel molle delle mie fragilità.
avrei anche un melanconico pezzo sull'anniversario dell'11 Settembre, ricordo perfettamente quel momento, quel giorno che non avevo capito, che ho impiegato 5 anni per (forse) comprendere, quando esattamente appunto 5 anni dopo mi sono trovato negli stessi luoghi, con le stesse persone di quella fine estate del 2001, e non ho potuto fare a meno di gettare uno sguardo su come è cambiato il mondo, e come sono cambiato io..(adoro la retorica!!)
potrei addirittura buttare lì, in un misto di dissacrazione e cattivo gusto, che stanotte, in una casa di cura di Firenze, si è fatto un passettino verso una possibile pacificazione del mondo..
..e invece niente di tutto ciò, l'unica cosa che ho veramente voglia di raccontare ai tre lettori di questo blog è che l'altro giorno, per la prima volta ho galoppato su un cavallo, e...ero libero!
non importa che fossi sul povero Willy che ha già vissuto 25 primavere, all'interno di un recinto, e non ho percorso più di 50 mt; in quei pochi secondi mi sono volate addosso una quantità di emozioni che non riesco nemmeno a descrivere.
di una cosa sono sicuro: il galoppo provoca dipendenza.